Oggi parliamo di uno scrittore, super top! Non solo per i suoi libri che non deludono mai, ma anche per la bellezza che non può rimanere indifferente. Ma andiamo a conoscere meglio, il protagonista di questa rubrica, gnoccoday! Joël Dicker è nato il 16 giugno 1985 a Ginevra, Svizzera. È figlio di una bibliotecaria e di un insegnante di francese, ebreo russo emigrato in Svizzera. Dicker è cresciuto a Ginevra, frequentando il Collège Madame de Staël, non era uno studente attirato dallo studio. Pensate se lo fosse stato! All'età di 19 anni, ha preso lezioni di recitazione al Drama School in Cours Florent di Parigi. Un anno dopo è tornato a Ginevra per studiare legge presso l'Università di Ginevra, laureandosi nel 2010. Il primo romanzo scritto da Dicker è intitolato Gli ultimi giorni dei nostri padri, e racconta la storia del SOE, un ramo segreto del Secret Intelligence Service. Malgrado l'avere terminato la stesura dell'opera nel 2009, inizialmente Dicker non ha trovato alcun editore disposto a pubblicarlo. Nel dicembre 2010, il romanzo ha vinto il concorso del Prix Genevois des Ecrivains, importante premio assegnato ogni quattro anni, riservato unicamente ad opere inedite. Successivamente, il titolare della casa editrice svizzera L'Âge d'Homme, Vladimir Dimitrijević, lo ha contattato dichiarando il proprio interesse per la pubblicazione del suo romanzo. Dimitrijević era dell'idea di lanciare il libro in Svizzera nell'aprile 2010, ma in seguito ha notato che il tema del libro avrebbe potuto suscitare l'interesse del pubblico francese, proponendo così di posticipare il lancio fino al settembre 2010. Nel mese di giugno però, Dimitrijević è morto in un incidente stradale in viaggio verso Parigi Nel 2011, viene finalmente pubblicato il romanzo Gli ultimi giorni dei nostri padri per L'Âge d'Homme e curato per la Francia da Éditions de Fallois. In Italia sarà pubblicato nel 2015. Nel 2012 (in Italia nel 2013) viene pubblicato La verità sul caso Harry Quebert, un romanzo che è stato tradotto in 33 lingue, premiato con il Grand Prix du roman de l'Académie française nel 2012 e da cui è stata tratta una serie tv di 10 puntate andato in onda nel 2019 su Sky. Nel 2015 (in Italia nel settembre 2016) vede la luce il romanzo Il libro dei Baltimore, spin-off de La verità sul caso Harry Quebert. Nel 2018 viene pubblicato il romanzo La scomparsa di Stephanie Mailer, un'altra opera di grandissimo successo. Quest'anno è uscito, L'Enigma della camera 622 che a quanto pare sarà un Bestseller molto presto! Quindi ? Voi che ne pensate ? Bello è bello. Bravo è bravo... direi promosso a pieni voti! Audrey
Joël Dicker: Scrittore
Eccoci al nuovo appuntamento, Lo gnocco day! Chi dice che se sei scrittore, devi essere brutto con la gobba e un topo da biblioteca ? Sfatiamo il mito!! Gli scrittori belli e bravi esistono! Oggi vi parlo dello scrittore : Alessandro D'avenia Bello come il sole, occhi azzurri e sorriso accattivante. È nato il 2 maggio 1977, a Palermo, terzo di 6 figli... e se sono tutti così belli e intelligenti... Ha frequenta il Liceo Classico Vittorio Emanuele II, nel 90' a Palermo, dove incontra padre Pino Puglisi insegnante di religione da cui viene fortemente influenzato . Nel 2000 si laurea in Lettere classiche alla Sapienza di Roma, poi vince una borsa di studio e nel 2004 consegue un dottorato di ricerca all'Università degli Studi di Siena. Ma non finisce qui, il bel D'avenia fonda una compagnia teatrale dilettante e gira un cortometraggio... mi piacerebbe vederlo... andiamo avanti... Nel 2006 consegue, a Milano, un master in Produzione cinematografica all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha anche partecipato a diverse edizioni dei Colloqui fiorentini, una no- stop di lezioni fuori dagli schemi promossa dall'Associazione di insegnanti Diesse Firenze e Toscana. Ogni anno si riuniscono tra docenti e alunni in migliaia! Tornando al nostro scrittore, insegna lettere al Collegio San Carlo di Milano. Ha iniziato ad insegnare e a scrivere pressapoco nello stesso periodo. Sicuramente, come scrittore è partito con il botto infatti il romanzo d'esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue esce nel 2010, diventando rapidamente un successo internazionale, raggiungendo il milione di copie e 22 traduzioni nel 2017. Tra il 2011 e il 2012, è diventata anche una pellicola di successo! Lavora alla sceneggiatura del film, prodotto da Rai Cinema, uscito nelle sale cinematografiche nell'aprile 2013. Il secondo titolo di D'Avenia, anche questo tradotto in 10 lingue è Cose che nessuno sa, pubblicato nel novembre 2011. Collabora come pubblicista con alcuni quotidiani italiani (Avvenire, Corriere della Sera, La Stampa). Dal gennaio 2018 tiene, ogni lunedì, una rubrica sul Corriere della Sera: "Letti da rifare", in cui indaga il mondo dei giovani, sotto diversi punti di vista. A ottobre del 2014 esce il suo terzo romanzo, Ciò che inferno non è, tradotto in 3 lingue, nel 2017. I suoi primi 3 libri risultano essere (secondo il sito del MIUR) tra i 10 libri più amati dai giovani italiani. Il 31 ottobre 2016 è uscito il suo quarto libro, L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita, divenuto anche un'opera teatrale. Il 31 ottobre 2017 è uscito il suo quinto libro, Ogni storia è una storia d'amore. Ecco questo è Alessandro D'Avegna, bello, intelligente e dalle mille qualità. Vi lascio anche il link della sua pagina Facebook... ovviamente io lo seguo! https://www.facebook.com/alexdavenia/ E quindi, cari amici lettori, non mi resta che salutarci e darvi appuntamento al prossimo giovedì! Audrey.
Alessandro D'avenia: Scrittore,
Oggi abbiamo portato nella nostra rubrica, il grande Massimo Polidoro, che oltre essere uno scrittore, giornalista e divulgatore scientifico e chi più ne ha più ne metta è anche un bell'uomo! Ecco perché oggi ci interessiamo a lui. Il bello che balla! Quindi andiamo a conoscere meglio Massimo. Massimo Polidoro è nato il 10 marzo 1969 a Voghera. Interessato fin da ragazzo all'illusionismo e all'occulto, negli anni ottanta, dopo avere visto una serie di Quark dedicata ai fenomeni paranormali, legge Viaggio nel mondo del paranormale di Piero Angela e viene a conoscenza del lavoro dell'illusionista James Randi, esperto di indagini sul paranormale. Polidoro studia Randi e le sue pubblicazioni. Randi, come Harry Houdini, è un illusionista e investigatore di misteri che applica un approccio scientifico alle sue indagini. Polidoro scrive sia al conduttore del programma Piero Angela che a Randi ed entrambi gli rispondono. Angela lo informa che sta creando un'organizzazione italiana simile al Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal" (CSICOP, oggi: CSI, cioè Committee for Skeptical Inquiry) americano. Il presentatore lo presenta a Randi e gli assegna una borsa di studio negli Stati Uniti. Vi rimarrà a studiare per oltre un anno con lo stesso Randi, dal quale apprende le tecniche per indagare i presunti fenomeni paranormali e molti trucchi per riuscire a smascherare i sedicenti maghi. Nel 1990 si laurea in psicologia all'Università di Padova con una tesi sull'attendibilità dei testimoni oculari di fenomeni insoliti e nel frattempo dirige la rivista del Comitato "Scienza & Paranormale"; nel 1996 diventa responsabile europeo dell'associazione "James Randi Educational Foundation". Nel 2001 entra a far parte dell'"European Council of Skeptical Organisations" (ECSO) e diventa membro onorario (Fellow) dell'americano CSICOP, oggi: CSI, associazione analoga al CICAP italiano. Lo stesso anno è chiamato a sostituire Martin Gardner, ritiratosi per raggiunti limiti di età, quale curatore di una rubrica sull'insolito per "The Skeptical Inquirer", la rivista dello CSI. Nel 2004 crea e dirige la rivista Magia dedicata al mondo dell'illusionismo e dei giochi di prestigio.Tra il 2005 e il 2007 ha tenuto, presso la Facoltà di Psicologia dell'università Milano-Bicocca un corso, unico in Italia, di "Metodo scientifico, pseudoscienze e psicologia dell'insolito". Attualmente è titolare del corso per dottorandi “Dissemination of scientific knowledge and public engagement” presso l’Università di Padova. La sua figura ha ispirato il protagonista di un romanzo, L'eredità di Bric di Giacomo Gardumi (Marsilio), e quella di Mark Pollard nel fumetto di Martin Mystère Il grande Houdini ideata da Alfredo Castelli, e La frequenza del caos, di Sergio Badino. Massimo Polidoro è il direttore del CICAP fest, festival della scienza e della curiosità che alla seconda edizione del 2019, ha superato le 20 000 presenze. In aprile 2019 ha portato in tour teatrale la conferenza-spettacolo Io, Leonardo Da Vinci dove racconta la vita del genio. Nel 2020 continua la sua attività di divulgazione sia con il CICAP, sia scrivendo libri e articoli, tenendo conferenze in tutto il mondo, con i suoi programmi televisivi, il suo podcast, le sue serie YouTube e la sua presenza attiva sul web. Ecco questo è ciò che riporta wikipedia su di lui. Ho trovato anche che ha un attivo di ben: 22 libri di saggistica. 6 libri Romanzi inchiesta 1 romanzo storico 5 di narrativa 5 romazi per ragazzi. Ora dopo aver sfornato ben 39 libri in pochissimo tempo, mi chiedo: Ma dove la trova tutta questa inventiva? come sapete uno scrittore, non scrive libri come bere un bicchiere d'acqua, ma il nostro protagonista oltre che bello è bravo è pure molto fantasioso! vi lascio il link del suo sito, per vedere con i vostri occhi il mondo di quest'uomo straordinario, dalle capacità sovra umane. Vi do appuntamento a Giovedi prossimo, con GnoccoDay! Audrey
Massimo Polidoro: scrittore, giornalista, divulgatore scientifico,
Eccoci al nuovo appuntamento dello gnocco-day, oggi tutto al femminile. Parliamo di una donna, con gli attributi, che ha fatto di un suo sogno una realtà fortunatissima. oltre aver venduto milioni di copie, sono usciti anche tutti i film dei libri di Harry Potter. Dietro a questi libri, c'è una vera e propria macchina di business! da povera e messa alla porta, alla scrittrice più ricca del Regno Unito. andiamo a conoscerla meglio Joanne Rowling è nata il 31 luglio 1965 è una scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica britannica. La sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, che ha scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling (in cui "K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna), motivo per cui la scrittrice è spesso indicata impropriamente come Joanne Kathleen Rowling. Nel 2013 pubblica la sua prima opera con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Nel 2011 è stata inserita da Forbes nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito. Dopo l'università si trasferì a Londra per lavorare per Amnesty International come ricercatrice e segretaria bilingue. Fu in questo periodo che, su un treno, nacque il personaggio di Harry Potter, seguito da Hermione, Ron, Peeves e Hagrid. Iniziò dunque a scrivere il primo romanzo, Harry Potter e la pietra filosofale, durante le pause pranzo. Affermare che per la stesura del primo romanzo abbia impiegato 5 anni è improprio: in realtà questo fu il periodo durante il quale la Rowling tracciò la storia di tutti gli episodi e ne intrecciò accuratamente eventi e personaggi. per questioni lavorative, si trasferì in Portogallo, dove conobbe il marito, giornalista, Jorge Arantes che sposò nel 1992. nel 93' nacque la figlia Jessica, ma anche la fine del matrimonio, dove portò la scrittrice in una brutta depressione oltre ad una situazione finanziaria, davvero disastrosa. Essendo senza lavoro dovette pagare l'affitto del suo appartamento con gli assegni di disoccupazione e, perciò, viveva assieme alla figlia completamente di sussidi statali. in quel periodo, per far addormentare la figlia, andava spesso a fare delle passeggiate e andava a trovare il cognato nel suo pub. Li trovò l'ispirazione per terminare e curare al meglio i suoi romanzi, che a dire suo, fu proprio la cura per la sua depressione. Nel 1995 terminò il manoscritto di Harry Potter e la Pietra Filosofale e, dopo numerosi tentativi di ricerca di agenti letterari, Christopher Little accettò di diventare il suo agente proponendo il testo a dodici differenti case editrici. Tutte e dodici rifiutarono di pubblicare il romanzo, etichettato come "fin troppo lungo". Dopo numerosi tentativi andati a vuoto, una casa editrice allora non molto conosciuta, la Bloomsbury, accettò il manoscritto: il primo capitolo della saga uscì il 25 giugno 1997. Il successo di Harry Potter e la pietra filosofale superò enormemente le più rosee aspettative, raccogliendo i consensi di un pubblico di lettori di tutte le fasce di età. Vennero in seguito pubblicate copie di Harry Potter con copertina per adulti.Al primo romanzo ne seguirono altri sei. Il secondo volume, Harry Potter e la camera dei segreti (1998), figlio della fama del primo, ebbe grande successo sin dalla prima pubblicazione: le critiche che arrivarono da tutto il mondo furono decisamente positive e il libro riscosse (come il precedente) un successo planetario. Il terzo libro, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (1999), non fece che aumentare la fama della saga, facendo vincere alla Rowling (primo caso nella storia) lo Smarties Prize tre volte di fila.[9] Nel 2000, quando ormai la saga era divenuta un fenomeno globale indiscusso, viene pubblicato il quarto libro, Harry Potter e il calice di fuoco, simultaneamente nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, superando i record di vendita in entrambi i Paesi: nei soli Stati Uniti in due giorni il quarto capitolo vendette 3 milioni di copie. Grazie a questo episodio della saga, Joanne venne eletta "autore dell'anno" ai British Book Awards e vincitrice (caso più unico che raro) del Premio Hugo. Nel 2001 la Rowling si sposò per la seconda volta con Neil Murray. Da tale matrimonio sono nati due figli: Mackenzie Jean Rowling Murray e David Gordon Rowling Murray. Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2003) vendette 5 milioni di copie in 24 ore e guadagnò critiche molto positive: il libro vinse, tra gli altri, due riconoscimenti della American Library Association, l'Oppenheim Toy Portfolio Platinum Seal e fu giudicato con la frase mentre Harry cresce, la Rowling diventa sempre più brava. Nel 2003 fece un cameo nel quarto episodio della quindicesima stagione della serie TV I Simpson. Il sesto libro della saga, Harry Potter e il principe mezzosangue (2005), vendette 9 milioni di copie in 24 ore, riscuotendo da parte della critica e del pubblico un gradimento altissimo vincendo, tra gli altri premi, il "Book of the Year" ai British Book Awards. Nel 2006, l'asteroide 43844, scoperto nel 1993, viene a lei dedicato, divenendo noto come 43844 Rowling. La Rowling ha pubblicato il settimo e ultimo libro della serie di Potter, Harry Potter e i Doni della Morte, il 21 luglio 2007. Il 31 agosto 2010 la Rowling (oltre a supportare la Multiple Sclerosis Society) ha donato 10 milioni di sterline per favorire la creazione di una clinica specializzata nella ricerca sulla sclerosi multipla, malattia che ha ucciso, all'età di 45 anni (stessa età della scrittrice al momento della donazione), sua madre Anne, alla quale verrà appunto dedicato il nome del centro. Quest'ultimo sarà collocato presso l'Università di Edimburgo, che l'autrice spera diventi un "centro di eccellenza mondiale di neurologia". questa donna, in sostanza è la prova vivente, di eleganza , bellezza e intelligenza con uno spirito combattivo e tenacia. Un esempio, da seguire, per molti esordienti. Le porte in faccia, non hanno significato, se credi in ciò che fai prima o poi, se il tuo lavoro vale, verrà notato. Anche per questo Giovedì è tutto! Audrey
Joanne Rowling: scrittrice
Buonasera, bella gente!! Eccoci ad un nuovo giovedì, con la rubrica Gnocco-Day! Lo avete sicuramente riconosciuto dalla foto! oggi il nostro protagonista è lui: Fabio Volo. Ma i più preparati sanno che questo in realtà non è il suo vero nome, ma pseudonimo di Fabio Luigi Bonetti. Fabio Volo, è nato Calcinate, 23 giugno 1972. Oltre ad essere bello è anche intelligente. Nel suo curriculum compare come: Attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano, cioè mica bruscolini! Pensate che finito dopo aver conseguito la licenza media inferiore, lascia il liceo e inizia a lavorare come panettiere con il padre a Brescia. Incide poi negli anni anche delle canzoni dance, ma abbandona questa strada nel 96', ma il buon Fabio non si ferma, e diventa uno dei conduttori di punta a Radio Capital, diretta da Claudio Cecchetto. Dal 1998 al 2001 conduce tre edizioni del programma Le Iene. Nel 2001 esce il suo primo libro. Lo ricordate il titolo? ve lo ricordo io: Esco a fare due passi, un libro esordio che vende oltre 300.000 copie e per uno che ha la licenza media, voglio dire, tantissima roba. Di sicuro, oltre alla grande bravura, ci sarà anche tanta fortuna nel conoscere molta gente del settore, cosa che a un conduttore di sicuro non mancava. Tralasciando tutti i film che ha fatto che sono davvero tanti, vi segnalo ionvece tutti i suoi libri con le date di pubblicazione. Romanzi 2001 - Esco a fare due passi, A. Mondadori. 2003 - È una vita che ti aspetto, A. Mondadori. 2006 - Un posto nel mondo, A. Mondadori. 2007 - Il giorno in più, A. Mondadori. 2009 - Il tempo che vorrei, A. Mondadori. 2011 - Le prime luci del mattino, A. Mondadori. 2013 - La strada verso casa, A. Mondadori. 2015 - È tutta vita, A. Mondadori. 2017 - Quando tutto inizia, A. Mondadori. 2019 - Una gran voglia di vivere, A. Mondadori. Racconti 2007 - Dall'altra parte del binario, racconti - Corriere della Sera. 2008 - La mela rossa, racconti - Corriere della Sera. 2011 - La mia vita, racconti - Corriere della Sera. Altri libri 2016 - A cosa servono i desideri, A. Mondadori. Tornando alla sua vita privata di lui si sa che dal 2011 convive con l'islandese Jóhanna Hauksdóttir, un'istruttrice di pilates conosciuta tramite un'amica comune a New York, città nella quale si trovava per girare parte del film Il giorno in più. Il 26 novembre 2013 nasce il loro primo figlio, Sebastian. L'11 agosto 2015 viene alla luce il loro secondo figlio Gabriel. Anche per questo giovedì è tutto, un altro GnoccoDay è finito, mah.. tranquilli torno puntuale come sempre il prossimo giovedi! ciao a tutti, la rossa capricciosa Audrey.
Fabio Volo: Attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano,
Eccoci, al consueto appuntamento del giovedì. Oggi parliamo di una scrittrice oltre bellissima anche una delle donne più apprezzate della scrittura Italiana. Oriana Fallaci, nata a Firenze, 29 giugno 1929 e morta sempre a Firenze il 15 settembre 2006. Oriana Fallaci è stata una scrittrice, giornalista e attivista, inoltre, è stata anche la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Fu una grande sostenitrice della rinascita culturale ellenica e conobbe le più importanti personalità. Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l'Islam, in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 a New York, città dove viveva. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo. Dopo aver conseguito la maturità presso il Liceo Classico "Galileo Galilei", la Fallaci si iscrisse alla facoltà di Medicina presso l'Università di Firenze. Dopo un breve passaggio a Lettere, lasciò l'università per dedicarsi al giornalismo, esortata in particolare dallo zio Bruno Fallaci, egli stesso giornalista. Nel 1961 realizzò un reportage sulla condizione della donna in Oriente, che divenne il primo successo editoriale della Fallaci scrittrice, Il sesso inutile (Rizzoli). Nel 1962 uscì Penelope alla guerra, la sua prima opera narrativa. Il libro racconta la storia di Giò, una ragazza italiana che, per motivi di lavoro (fa la soggettista), si reca a New York dove incontra persone del suo passato. Nel 1963 pubblicò Gli antipatici, un'antologia di ritratti al vetriolo di personaggi famosi del cinema e della cultura intervistati per l'Europeo. Tutti questi libri furono molto venduti in Italia e vennero tradotti nelle principali lingue occidentali. Alla vigilia dello sbarco statunitense sulla Luna la Fallaci partì per gli Stati Uniti per andare a intervistare astronauti e tecnici della NASA. Nel 1965 pubblicò il libro Se il sole muore, diario di quest'esperienza che la scrittrice dedica a suo padre. Per scrivere il libro incontrò il capo progetto della missione, lo scienziato tedesco Wernher von Braun, colui che durante la seconda guerra mondiale aveva progettato per la Germania nazista i missili V2, e che in quel periodo era il direttore della NASA, impegnato nello sviluppo del progetto Saturn. Nel 1967 si recò in qualità di corrispondente di guerra per L'Europeo in Vietnam. Ritornerà nel paese dell'Indocina dodici volte in sette anni raccontando la guerra criticando sia Vietcong e comunisti, sia statunitensi e sudvietnamiti, documentando menzogne e atrocità, ma anche eroismi e umanità di un conflitto che la Fallaci definì una sanguinosa follia. Le esperienze di guerra vissute in prima persona vennero raccolte nel libro Niente e così sia pubblicato nel 1969. A metà del 1968 la giornalista lasciò provvisoriamente il fronte per tornare negli Stati Uniti a seguito della morte di Martin Luther King Jr. e di Bob Kennedy e delle rivolte studentesche di quegli anni. In un passaggio di Niente e così sia irride «i vandalismi degli studenti borghesi che osano invocare Che Guevara e poi vivono in case con l'aria condizionata, che a scuola ci vanno col fuoristrada di papà e che al night club vanno con la camicia di seta». Il 2 ottobre 1968, alla vigilia dei Giochi olimpici, durante una manifestazione di protesta degli studenti universitari messicani contro l'occupazione militare del campus dell'UNAM, oggi ricordata come il massacro di Tlatelolco, la Fallaci rimase ferita in Piazza delle tre culture a Città del Messico da una raffica di mitra. Morirono centinaia di giovani (il numero preciso è sconosciuto) e anche la giornalista fu creduta morta e portata in obitorio: solo in quel momento un prete si accorse che era ancora viva.[16] La Fallaci definì la strage «un massacro peggiore di quelli che ho visto alla guerra». Come corrispondente di guerra seguì anche i conflitti tra India e Pakistan, in Sud America e in Medio Oriente. Nel 1969 tornò negli USA per assistere al lancio della missione Apollo 11: il resoconto di quell'esperienza è raccolto nel libro Quel giorno sulla Luna pubblicato nel 1970. Intervistò anche il comandante dell'Apollo 12, Charles Conrad, alla vigilia del suo lancio. Espresse il dubbio che tutte le frasi degli astronauti, inclusa la celebre "È un piccolo passo per un uomo..." di Armstrong fossero decise a tavolino dalla NASA. Conrad le assicurò di no, e scommisero una bottiglia di liquore. Scendendo sulla Luna Conrad stupì il controllo missione esclamando "Whoopie! Man, that may have been a small one for Neil, but that's a long one for me". Ovvero "Heilà! Ragazzi, sarà stato un piccolo passo per Neil, ma è bello lungo per me!" (Conrad ironizzava sulla propria bassa statura). La Fallaci pare non abbia pagato la bottiglia, ma regalato a Conrad un abbonamento a Playboy. Conrad portò sulla Luna una foto della Fallaci bambina. Nel 1990 uscì il romanzo Insciallah in cui la scrittrice coniuga la ribalta internazionale con il racconto. In questo periodo, all'inizio degli anni Novanta, scoprì di avere un cancro ai polmoni che lei più tardi definirà «L'Alieno». Oriana Fallaci era un'assidua fumatrice, ma attribuì la maggior responsabilità del cancro all'aver respirato, in Kuwait, dove si trovava per seguire la guerra del golfo nel 1991, il fumo dei pozzi di petrolio fatti incendiare da Saddam Hussein. Per la scrittrice, New York rimarrà dimora di passaggio: «comunque la mia vera casa non è quella. Io considero la mia vera casa la villa che ho a Greve in Chianti: un insieme rustico e bello, dove abitano anche i miei genitori con la mia sorellina». La Fallaci morì a Firenze il 15 settembre 2006 a 77 anni, dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute, dovuto al cancro ai polmoni che da anni l'aveva colpita. Era suo preciso desiderio morire nella città in cui era nata: «Voglio morire nella torre dei Mannelli guardando l'Arno dal Ponte Vecchio. Era il quartier generale dei partigiani che comandava mio padre, il gruppo di Giustizia e Libertà. Azionisti, liberali e socialisti. Ci andavo da bambina, con il nome di battaglia di Emilia. Portavo le bombe a mano ai grandi. Le nascondevo nei cesti di insalata». Per permetterle di ritornare in Italia in modo riservato, Silvio Berlusconi le mise a disposizione un aereo privato. Non fu possibile però, data l'inadeguatezza del luogo a ospitare una persona in precario stato di salute, far alloggiare la Fallaci nella torre del Mannelli. La scrittrice è stata ricoverata nella clinica Santa Chiara, dove poi morì. Per sua espressa volontà, larga parte del suo grande patrimonio librario è stato donato, insieme con altri cimeli come lo zaino usato dalla scrittrice in Vietnam, alla Pontificia Università Lateranense di Roma, il cui rettore era allora monsignor Rino Fisichella, amico personale della scrittrice, che le stette vicino in punto di morte. Nell'annunciare la donazione, Fisichella ha definito questo come l'ultimo regalo a papa Benedetto XVI, per il quale la scrittrice nutriva «un'autentica venerazione». Il romanzo, che la Fallaci aveva smesso di scrivere dopo gli attentati dell'11 settembre, fu pubblicato il 30 luglio 2008. Il libro, intitolato Un cappello pieno di ciliege, è una saga familiare che attraversa la storia italiana dal 1773 al 1889. Ci sarebbe tantissime cose, che non sono state elencate in questo mio articolo, ma ho preferito raccontarvi a grandi linee chi era, chi è stata e chi sarà per sempre Oriana Fallaci per tutti noi. Non mi resta che salutarvi e alla prossima settimana. Audrey
Oriana Fallaci: scrittrice, giornalista e attivista
Ecco per lo gnocco day, un'altra donna! Abbiamo scelto questa bravissima scrittrice, conduttrice e giornalista: Chiara Gamberale. Chiara è Nata e cresciuta a Roma, figlia del dirigente pubblico e privato abruzzese Vito Gamberale, consegue la laurea presso il DAMS dell'Università di Bologna. Nel1996 vince il premio di giovane critica Grinzane Cavour promosso da La Repubblica. Nel 1999 invece esordisce come scrittrice, con il suo primo romanzo, Una vita sottile. Ma Chiara, non è solo questo ma bensì nel 2002 comincia a lavorare come conduttrice televisiva, affiancando Luciano Rispoli per la ripresa di Parola mia su Rai 3. Successivamente, lavora per Quarto Piano Scala a Destra, programma di cui è anche ideatrice. Conduce il contenitore culturale Duende sull'emittente lombarda Seimilano, così come Io, Chiara e l'Oscuro su Rai Radio 2. Nel 2008 è stata finalista per il Premio Campiello con il libro La zona cieca. Nel 2009 si sposa con il critico letterario e scrittore.. Emanuele Trevi. Nel 2017 nasce la figlia Vita Foglia Gamberale. Di sicuro non manca di fantasia. Inoltre per non farsi mancare nulla collabora attivamente con il giornale La Stampa e le riviste Vanity Fair, Donna Moderna e IO donna. In totale ha pubblicato 14 libri. Tra cui anche "Avrò cura di te" insieme Massimo Gramellini, nel 2014.
Chiara Gamberale: Scrittrice